Le Note di Garrone Musica News

Marco Sanchioni: “Ogni giorno vien da sé”, un esploratore tra rock e natura

Per la nostra rubrica “Le note di Garrone”, abbiamo incontrato ed intervistato Marco Sanchioni, cantautore rock originario di Fano, in uscita con il nuovo singolo “Ogni giorno vien da sé” in attesa del nuovo album previsto per settembre.

– Il tuo precedente album “La Riscossa del Cuore” è un album ricco di energia e riflessioni. Qual è il filo conduttore della tua musica e cosa dobbiamo aspettarci dal tuo nuovo album in arrivo?

“La riscossa del cuore” è un album di cui vado molto fiero: scritto, registrato e pubblicato dentro il periodo storico più pesante ed assurdo degli ultimi 20 anni, dominato da quella che hanno chiamato pandemia da covid 19, con tutte le restrizioni che sappiamo a mettersi in mezzo ad ogni tipo di movimento. Tutti brani di fatto stigmatizzano il mio sentire riguardo quella situazione che ci ha lasciato tante cicatrici nell’anima. È stato un disco che ha seguito quello che era già il tragitto segnato nei precedenti lavori sotto il profilo musicale, in cui negli anni ho coltivato un mio stile venato da un sound già sentito e già noto ma comunque personale, con il background del rock d’oltremanica e d’oltre oceano a farla più o meno sempre da padrone; se c’è un filo conduttore credo sia questo. D’altronde non ho mai avuto il vezzo della sperimentazione, non mi sono mai concesso spazi sonori diversi da quelli adottati in questi anni. Dunque da questo nuovo album aspettatevi il solito Marco Sanchioni di sempre con alcuni episodi più acustici, dove l’unica sorpresa sarà il brano di chiusura, venato da un vago stile da musica rinascimentale e cantato in francese.

– Puoi già svelarci il titolo?

Il titolo sarà “Canzoni per anime consapevoli e umane genti”. Se una volta le divisioni tra umani erano di ordine politico e sociale, oggi ritengo che la divisione verta su chi si sta risvegliando rispetto il mondo circostante, guardandolo con occhi nuovi e coltivando una nuova personale consapevolezza basata sul sentire e sul riconoscersi in quanto anima, e chi invece vive la vita dentro il mondo portandosi una guerra che va poi a proiettare al suo esterno, fuori di se. Non si tratta di dire chi è meglio e chi è peggio; sono percorsi diversi e tutti differenti gli uni dagli altri in un quadro generale, per come li vedo io, possono essere inseriti in questi due grandi gruppi, con tutte le sfumature del caso.

– In attesa di poter ascoltare tutti i brani a settembre, è uscito il singolo di “Ogni giorno vien da sé” un brano rock con un bellissimo video, girato in chiave ironica dal fotografo Danilo D’Auria. Raccontaci qualcosa su questa esperienza.

Per la prima volta ho girato un video con uno staff, tutto formato da giovani davvero bravi, che ha seguito le riprese nei due giorni di lavoro, il tutto sotto la supervisione di Danilo che ha seguito il tutto da vero professionista. Sono stati due giorni immersi nel verde dove abbiamo creato tante situazioni e tante scene la maggior parte delle quali utilizzate ed ulteriormente valorizzate in fase di montaggio. Mi sono trovato a girare scene seduto sopra tronchi, abbracciando gli alberi, correndo e mangiando tramezzini sotto la direzione dei ragazzi con cui è stato un vero piacere lavorare.

– E com’è nata l’idea del Boy Scout?

Danilo ha trovato molto ispirante la narrazione del brano per unirla al verde ed alla natura, ed essendo stato scout da ragazzo ha pensato di vestirmi da esploratore e mandarmi in mezzo ai boschi, cosa per me assolutamente appetibile visto che pure io da ragazzo ho frequentato un gruppo scout della mia città. Dunque la sintonia tra l’idea e la conseguente interpretazione è stata immediata.

– Cosa c’è di diverso in questo video rispetto alle tue precedenti produzioni?

Essere circondato da uno staff che ha scritto lo storytelling del video e che ha seguito nonché guidato per due giorni tutte le riprese in modo così professionale, indicandomi comportamenti, posizioni, facce particolari, essendo di fatto l’unico attore effettivo del video, è stato per me ritrovarmi sostenuto davanti alla camera di ripresa in un modo che in precedenza non mi era capitato, pur avendo avuto comunque esperienze molto positive con i videomaker che hanno realizzato i miei precedenti video. È stata una esperienza nutriente, oltre che divertente, anche se a tratti faticosa, visto che per due mattine sono stato particolarmente mattiniero. Spero di poter ripetere con Danilo ed il suo staff di ragazzi.

– Dopo gli anni trascorsi con gli “A Number Two” e la tua carriera solista, come descriveresti l’evoluzione del tuo stile musicale e cosa ti ispira oggi nella scrittura delle tue canzoni?

Scrivo canzoni da almeno 40 anni. Ho assimilato metodi di scrittura testuale da cantautori nostrani mescolandoli con i suoni rock americani ed inglesi e sostanzialmente il mio stile si è sempre fondato su queste traiettorie, unendo il cantautorato con il rock, il punk ed il grunge; non ho mai sentito la necessità di sperimentare facendo ricerche di suoni particolari per rivestire ciò che cantavo e che canto oggi. Premesso che la nascita di un brano rimane sempre una cosa misteriosa, che arriva a volte improvvisamente quando meno te lo aspetti, da sempre la mia ispirazione è legata a momenti quotidiani, a frasi che leggo sul giornale, sul web o che sento dire attorno a me. Compongo quasi sempre con la chitarra e quando risuono un brano cerco già d’immaginarmi gli arrangiamenti.

– Con l’avvento dei social media e delle piattaforme digitali, come pensi sia cambiato il panorama musicale e come ti relazioni tu personalmente con queste nuove dinamiche?

Faccio parte di una generazione che ha visto il vinile, le audio cassette, il CD e sul finire del millennio gli MP3 scaricabili in rete. Oggi lo streaming ha di fatto soppiantato tutto questo, con la complicità dei social media che con la condivisione dei link sono diventati dei divulgatori di musica, oltre che di notizie, immagini ed opinioni. Tutti possono ascoltare tutto, possiamo tutti spaziare negli ascolti da Fedez a “Le quattro stagioni” di Vivaldi. Se la rete offre questa ampia possibilità a chiunque, in questa larghissima scelta la qualità si confonde dentro il calderone e non la si coglie sempre facilmente. Oltretutto tanti musicisti possono promuoversi sul web, ma dentro una vera e propria jungla di offerta musicale.

Come credo quasi tutti, pure io mi sono adeguato a queste nuove dinamiche; ho il mio sito internet, le mie pagine Facebook e Instagram, il mio canale YouTube e sono presente nelle varie piattaforme streaming.

– Allora appuntamento a settembre, vuoi darci qualche ultimissima anticipazione sul nuovo album prima di congedarci?

L’album uscirà su tutte le piattaforme il 5 settembre, già anticipato dal video di “Ogni giorno vien da sè” di cui vi ho parlato. È prevista l’uscita di un secondo singolo estratto dal disco con il video che vedrà la luce entro la fine dell’anno.

Il Video di Danilo D’Auria